La sicurezza negli uffici

Un’interessante pubblicazione curata dall’Università Sapienza di Roma analizza nel dettaglio la sicurezza negli uffici.

Nonostante sia opinione diffusa che il lavoro svolto in ufficio sia privo di pericoli, le statistiche confermano il verificarsi di non pochi casi di eventi dannosi che coinvolgono i lavoratori occupati in ambienti d’ufficio, nonostante ovviamente in maniera minore rispetto ad ambienti di produzione quali fabbriche, cantieri, fonderie, ecc.

Di seguito si riportano alcuni esempi di incidenti o situazioni rischiose che occorrono negli uffici:

  • Urto contro l’anta di un armadio lasciato aperto;
  • Caduta da sedie usate impropriamente per raggiungere scaffali in altezza;
  • Scivolamenti da scale;
  • Posture non adatte o ergonomicamente non corrette durante il lavoro alla scrivania.

Le soluzioni a queste problematiche consistono nell’applicazione dei principi di prevenzione a monte dei quali assumono un ruolo fondamentale la corretta progettazione dell’ambiente e della postazione di lavoro, l’organizzazione, ma anche l’adozione da parte dei lavoratori di corretti comportamenti durante l’effettuazione della propria attività d’ufficio.

La pubblicazione dell’Università la Sapienza analizza alcuni aspetti del lavoro d’ufficio, indicando, per ciascuno, quali possano essere le possibili condizioni di pericolo e le possibili soluzioni finalizzate a prevenire gli effetti dannosi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, in particolare:

  • Contenuto del lavoro, organizzazione e comportamento
    • Sovraccarico o sottocarico lavorativo (ad esempio tenere conto delle capacità del singolo, alternanza attività routine/attività concentrazione.)
    • Problemi psicosociali e di comunicazione
    • Aspetti direttivi del lavoro (responsabilità dei capi, processi ben definiti, meritocrazia ecc)
    • Comunicazione interna (cultura del dialogo a tutti I livelli)
    • Tensioni rapporti interpersonali, mobbing, molestie (punti di ascolto, affrontare I conflitti, riconoscere I segnali di allarme)
    • Alcool medicinali e droghe (riconoscere I segnali di allarme, aiuto esterno)
    • Pause e periodo di riposo limitato (pause regolari, rispetto del riposo giornaliero)
    • Uffici open space (creare separazioni, liberta di movimento)
    • Telelavoro (favorire scambio di informazioni e contatto tra colleghi)
    • Fattori di disturbo (ridurre rumori fastidiosi di conversazioni telefoniche mediante opportune installazioni, evitare odori che causino disturbo, rispettare le norme sul fumo passivo)
    • Reception client, sportello, accoglienza (fare pause, alternare mansioni, pulsanti di emergenza)
    • Postura, attività prolungata in posizione seduta o in piedi, movimentazione carichi (creare posti di lavoro che permettano alternanza seduta/in piedi, appoggi per chi sta sempre in piedi, mezzi adeguati per spostare carichi pesanti).
    • Disposizioni speciali in caso di maternità (evitare stress, prevedere occupazione diversa, evitare sollevamento carichi, concedere necessario tempo e luogo per allattamento)
    • Trasferte di lavoro (rispettare regole guida in sicurezza)
    • Reception, attività di portineria, smistamento posta (contatti in caso di allarme)
  • Ambiente e postazione di lavoro (ergonomia, illuminazione, microclima ecc)
  • Requisiti della postazione di lavoro
  • Il rischio elettrico (sistemi di protezione impianti, comportamenti appropriati)
  • Movimentazione manuale dei carichi
  • Altri rischi connessi alle attività in ufficio (misure comportamentali di carattere generale, misure per l’utilizzo in sicurezza delle attrezzature quali fotocopiatrici e scale)
  • La segnaletica di sicurezza e di emergenza (esempi di segnaletica di sicurezza e di emergenza)

Una lettura interessante consigliata a tutti i Datori di Lavoro.