Coronavirus e ambienti di lavoro

DVR – Documento Valutazione dei Rischi

Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. I decreti ministeriali e il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” definiscono tali misure.

Il COVID-19 è un rischio generico sociale, non specifico professionale (fatta esclusione per il personale sanitario e altre figure professionali che si trovano in questo periodo coinvolte nella gestione dell’emergenza). Non è quindi necessario revisionare il DVR.

Validità titoli formazione

I lavoratori che durante il periodo di emergenza non hanno potuto completare corsi di formazione professionale abilitanti o di aggiornamento per tutti i ruoli aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, possono continuare lo svolgimento dello specifico ruolo.

Protocollo Coronavirus

Il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 14 Marzo 2020 è stato integrato il 24 Aprile 2020. Alcune delle principali novità:

  1. L’azienda deve fornire l’informazione adeguata sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, e sull’uso corretto dei DPI.
  2. L’ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi deve essere preceduto dalla certificazione medica di “avvenuta negativizzazione” rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
  3. L’appaltatore dovrà informare immediatamente il committente in caso i suoi lavoratori che operano nello stesso sito produttivo (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o vigilanza) risultassero positivi al tampone COVID-19, ed entrambi dovranno collaborare con l’autorità sanitaria fornendo elementi utili all’individuazione di eventuali contatti stretti.
  4. Ove non fosse possibile dare luogo alla costituzione di comitati aziendali, verrà istituito, un Comitato Territoriale composto dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza, laddove costituiti, con il coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.

La Privacy ai tempi del Coronavirus

L’applicazione del Protocollo Condiviso può comportare il trattamento di dati personali per cui va posta molta attenzione al rispetto di tutti i requisiti previsti dal Regolamento EU 679/2016 GDPR in materia di protezione dei dati personali, che, si ricorda, prevede pesanti sanzioni in caso di non rispetto dei requisiti.

Infortuni e malattie COVID-19

Con la Circolare n. 13 del 3 Aprile 2020, INAIL stabilisce che tutti i casi accertati di infezione sul lavoro da Covid-19 faranno scattare la piena tutela dell’INAIL, come per gli altri infortuni o malattie, già a partire dal periodo di quarantena. Vige il principio della presunzione semplice di origine professionale, per tutte quelle attività lavorative che comportano il costante contatto con il pubblico/utenza (quindi, oltre agli operatori sanitari, ad esempio chi opera in front-office, o svolge attività di cassa…). E’ previsto il riconoscimento anche per i casi in cui l’identificazione delle cause e le modalità del contagio si presentino problematiche; in queste ipotesi l’accertamento necessario medico-legale dovrà seguire l’ordinaria procedura, partendo da analisi epidemiologiche, cliniche, anamnestiche e circostanziali.