Il 15 giugno scorso è entrato in vigore il decreto n. 59/2023 “Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio.
RENTRI è l’acronimo di Registro Elettronico sulla Tracciabilità dei Rifiuti. E’ il sistema digitale che permetterà di emettere i FIR (formulari di identificazione dei rifiuti) e per mantenere i registri di carico e scarico.
Per chi ha memoria, già in passato si era provato a digitalizzare la gestione della tracciabilità dei rifiuti col SISTRI, definitivamente cancellato nel 2018 senza mai essere diventato operativo.
Il RENTRI è suddiviso in due sezioni:
- Anagrafica: raccolta dei dati anagrafici degli operatori e delle informazioni relative alle autorizzazioni.
- Tracciabilità: raccolta dei dati relativi agli adempimenti di cui agli articoli 190 e 193 del dgls 152/2006 e ai percorsi di geolocalizzazione di cui all’art. 16.
Sono obbligati ad iscriversi al RENTRI i seguenti
soggetti:
- Enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti.
- Produttori di rifiuti pericolosi.
- Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi.
- Consorzi istituti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.
- Soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, con riferimento ai rifiuti non pericolosi: si tratta dei rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali, artigianali, e delle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, rifiuti da abbattimento di fumi, fosse settiche e reti fognarie. È comunque prevista la possibilità di iscriversi volontariamente anche alle aziende che non sono obbligate.
L’iscrizione sarà graduale, essendo stata prevista una fase transitoria che avrà termine nel febbraio 2026, secondo i seguenti scaglioni:
Tabella da sito www.assolombarda.itPer l’iscrizione al RENTRI è previsto il pagamento dei diritti di segreteria paria a 10 €, oltre al contributo annuale che il primo anno varia da 15 a 100 € (in base alle diverse tipologie di imprese o Enti) e per gli anni seguenti sarà da 10 a 60 €.