RENTRI: dal 15 dicembre l'iscrizione al Registro Elettronico per la tracciabilità dei rifiuti

Il 15 giugno scorso è entrato in vigore il decreto n. 59/2023 “Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio.

RENTRI è l’acronimo di Registro Elettronico sulla Tracciabilità dei Rifiuti. E’ il sistema digitale che permetterà di emettere i FIR (formulari di identificazione dei rifiuti) e per mantenere i registri di carico e scarico.

Per chi ha memoria, già in passato si era provato a digitalizzare la gestione della tracciabilità dei rifiuti col SISTRI, definitivamente cancellato nel 2018 senza mai essere diventato operativo.

Il RENTRI è suddiviso in due sezioni:

  • Anagrafica: raccolta dei dati anagrafici degli operatori e delle informazioni relative alle autorizzazioni.
  • Tracciabilità: raccolta dei dati relativi agli adempimenti di cui agli articoli 190 e 193 del dgls 152/2006 e ai percorsi di geolocalizzazione di cui all’art. 16.

Sono obbligati ad iscriversi al RENTRI i seguenti soggetti:

  • Enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti.
  • Produttori di rifiuti pericolosi.
  • Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi.
  • Consorzi istituti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.
  • Soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, con riferimento ai rifiuti non pericolosi: si tratta dei rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali, artigianali, e delle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, rifiuti da abbattimento di fumi, fosse settiche e reti fognarie. È comunque prevista la possibilità di iscriversi volontariamente anche alle aziende che non sono obbligate.

L’iscrizione sarà graduale, essendo stata prevista una fase transitoria che avrà termine nel febbraio 2026, secondo i seguenti scaglioni:

Tabella da sito www.assolombarda.it

Screenshot 2024-09-12 082510png

Per l’iscrizione al RENTRI è previsto il pagamento dei diritti di segreteria paria a 10 €, oltre al contributo annuale che il primo anno varia da 15 a 100 € (in base alle diverse tipologie di imprese o Enti) e per gli anni seguenti sarà da 10 a 60 €.